Formatori/trici
Patrizia Patrizi e Antonio Buonatesta
Patrizia Patrizi è psicologa e psicoterapeuta, ordinaria di Psicologia sociale e giuridica presso il Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali dell'Università di Sassari, dove è Delegata rettorale per il benessere lavorativo e Responsabile del Servizio d'Ateneo di counseling e sostegno psicologico. È attualmente presidente dello European Forum for Restorative Justice. Presso lo stesso organismo, è stato rappresentante del Board nel gruppo di lavoro sulle città riparative, è componente del Training Committee, ed è iscritta nel registro dei/delle formatori qualificati. Attualmente è co-coordinatrice, insieme a Claudia Mazzuccato, del gruppo nazionale italiano del progetto Restorative Justice: Strategies for Change (RJS4C). È stata consulente esperta per il sistema della giustizia minorile italiana e, da decenni, svolge attività di formazione per professioniste/i che lavorano nel sistema penitenziario italiano e nel Dipartimento per la Giustizia Minorile e di Comunità, presso i servizi sociali, nelle ONG. Nel 2014, ha avviato il primo programma di intervento di ricerca sulla progettazione di una comunità locale ad approccio riparativo a Tempio Pausania, ora “Tempio città riparativa”. Dal 2017 è responsabile del Servizio riparativo di counselling psicologico nel Distretto di Tempio Pausania. È Responsabile Scientifico del Team delle pratiche di giustizia riparativa; insieme ai suoi collaboratori e collaboratrici ha sviluppato un modello di comunità riparativa denominato "Co.Re. – Comunità di Relazioni riparative". Tra i risultati del loro lavoro in Italia: il libro “La giustizia riparativa. Psicologia e diritto per il benessere di persone e comunità" (Patrizi, ed., 2019) e il Master "Giustizia Riparativa e mediazione: per il benessere di persone e comunità" (Università di Sassari)
Antonio Buonatesta è impegnato da quasi quarant'anni nel campo della giustizia riparativa in Belgio. Dal 1998 dirige l'associazione Mediante, incaricata di avviare processi riparativi in tutta la regione francofona. Dal 1984 ha creato un servizio di stampo riparativo nel campo minorile, con la prospettiva di comprendere le mediazioni ai casi di reati gravi.
Nel 1998, su richiesta del Ministero della Giustizia, avvia un'esperienza analoga per gli adulti, che presto conferma i benefici di un dialogo riparativo in caso di reati gravi, compresi gli omicidi.
Dal 2005, alla luce di questi esiti, partecipa alla concezione di una normativa nazionale molto inclusiva che conferma il diritto di sollecitare un servizio di giustizia riparativa per qualsiasi tipo di reato.
Membro fondatore ed attualmente membro del consiglio del EFRJ, ha partecipato a vari progetti europei avendo così l'opportunità di condividere la sua esperienza.